Per mia esperienza e conoscenza, le trappole descritte solitamente sono utilizzate per monitoraggio esterno all'edificio e, per un buon monitoraggio, devono coprire l'area dal confine (recinzione) verso il fabbricato in modo da poter valutare, in base ai consumi rilevati, se vi è un "passaggio" oppure la presenza di "nidi" o situazioni di criticità su cui intervenire (come penso abbia proceduto la Ditta).
Tali trappole non si usano all'interno (a meno che non vi sia in atto un'infestazione con conseguente blocco dell'attività) a causa delle problematiche igienico-sanitarie dovute al roditore morto, specialmente se non rinvenuto subito ed eliminato. Generalmente all'interno si utilizzano trappole con esca virtuale alimentare che non contiene prodotto derattizzante ma che servono per attirare il roditore e quindi per verificarne la presenza in base al loro consumo. In base all'esito poi si definiscono gli interventi.
Recentemente ad un corso di formazione sono venuta a conoscenza che due Ditte alimentari in Italia, avevano predisposto all'interno dello stabilimento un sistema di monitoraggio roditori con esca virtuale alimentare. Una è stata ispezionata dai NAS e una dall'ASL. Quella ispezionata dai NAS è stata chiusa per infestazione da topi-ratti in quanto hanno ritenuto che se la Ditta ha posto le trappole vuol dire che è certa la loro presenza e pertanto non garantiva l'igiene degli alimenti prodotti; mentre, nell'altra, l'ASL si è complimentata per il piano di monitoraggio posto in essere.
A Voi le deduzioni....