Buonasera a tutti,
sono Responsabile Qualità di un'azienda trasformatrice di prodotti ittici e ultimamente vicino a noi è successo quanto descritto in quest'articolo che vi sottopongo:
Maxi sequestro pesce. Unicoop depenna Ittica Etruria dai fornitori, Esselunga “parte offesa”
Ho deciso, pertanto, di capire di più sull'utilizzo dell'acqua ossigenata (H2O2) e mi sono imbattuto in una precedente discussione del forum TAFF intitolata:
Acqua ossigenata e cloro come additivi/coadiuvanti
Non entro nel merito della definizione di coadivuanti tecnologici / additivi, ma lancio un'occasione di confronto. Enzimi come alfa-amilasi utilizzati nella panificazione sono dei veri e proprio coadiuvanti tecnologici che non lasciano residui ed hanno un ruolo fondamentale nella realizzazione di un prodotto appetibile per il consumatore, con un netto vantaggio commerciale rispetto a chi non li usa.
Tralasciando il fatto assodato che vendere congelato per fresco sia una frode (ben evidenziato in neretto), non capisco perché un'azienda che trasforma, partendo dal congelato, prodotti ittici che poi sottopone a marinaratura e vendere come prodotti di gastronomia, non possa utilizzare perossido di idrogeno per ottenere un miglioramento del semilavorato; consapevole del fatto che ciò non lasci alcun residuo e non sia pericoloso per la salute (come per altro dimostrato da vari studi e ricerche disponibili in rete).
Non vorrei che questa proibizione (i Reg. CE non elencano il perossido d'idrogeno tra i coadiuvanti tecnologici) poi, tra un paio d'anni, diventasse invece un'autorizzazione.
Il nostro è un caso particolare perché il pesce lo compriamo già marinato; ma chi mi garantisce che il mio fornitore non abbia fatto ricorso a perossido di idrogeno visto che (incredibile!) è normalmente commercializzato in Spagna (dove forse i Regolamenti Comunitari non valgono)?
Spero di non essere stato troppo ingarbugliato nei ragionamenti...