Non ho argomentazioni per ribattere alle tesi di SLauri perchè le condivido in larga parte, tranne quando se la prende con gli enzimi. Ma non è questo il momento; sarà per un'altra volta.
Ora mi preme riaffermare un concetto: non è che io voglia far rientrare la madre nei coadiuvanti tecnologici, c'è già, ben legittimata e a pieno titolo perchè risponde in toto ai requisiti dettati dal comma 2 dell'Art.1 del summenzionato DM n°209/96.
Perchè sostengo questa tesi?
Perchè penso al panificatore che si è beccato 6 mila € di sanzione a seguito della mancata dicitura nell'etichetta del panettone della frasetta magica "lievito naturale costituito da pasta acida".
Perchè penso alle infinite frasette magiche che fanno pavoneggiare, indenni, siti e depliants.
Ho definito in altra occasione quella frasetta, eufemisticamente, "incidente lessicale".
Bene, pensando al panificatore sanzionato ed ai siti e depliants che non lo sono, non la penso più cosi.
Penso che quella frasetta sia un "abuso normativo", perchè il panificatore ha effettivamente utilizzato il "lievito naturale costituito da pasta acida" e lo ha indicato scomposto negli ingredienti.
Lungi da me esaltare il concetto di coadiuvante tecnologico o denigrare la madre ( ne ho ammirazione, se vera!) ma se ha avuto onore di Decreto quella frasetta magica, beh, allora non me la sento di avallare la va bene così.
Sostengo che la pasta madre è un coadiuvante tecnologico ed il panificatore non ha commesso alcuna infrazione.
Giuridicamente regge?
A naso penso che le argomentazioni a sostegno siano forti.