Nel 1169 è scritto che vanno evitate informazioni fuorvianti quindi l'unica accettabile sembrerebbe "può contenere ...."
senza diciture tipo "tracce di..." "prodotto in uno stabilimento che...".
Le procedure da applicare in azienda effettivamente non sono così stringenti lasciando al produttore la possibilità di indicarli tutti nelle contaminazioni crociate, rinunciando paradossalmente a tutti i consumatori allergici. Secondo me non è sbagliato nemmeno questo approccio, sicuramente procedure più precise possono aprire a fasce di mercato più ampie e visto che tanto si ragiona spesso solo di soldi si potrebbero convincere gli imprenditori così! :-)
Concludo dicendo che però io non vedo grossi problemi: se li indichi in etichetta per me va bene tutto.
Se da utilizzatore come nel tuo caso ti chiedo una migliore gestione perché mi metti in difficoltà con tutti questi allergeni probabili allora mi puoi rispondere si o no. Altrimenti li compro da un altro! no?