Riporto da fonte web, perchè già sintetizzata:
Un appunto particolare va fatto alle indicazioni volontarie, non prescritta per legge, sulla possibile presenza di allergeni nell’alimento, mediante l’indicazione “può contenere…”: la frase inserita dall’OSA è di origine cautelativa e preventiva ed inserita nell’ipotesi in cui non sia in grado di garantire, alla fine della fase produttiva, la completa assenza di allergeni. Sottolineiamo tuttavia che tale frase non esonera l’OSA dall’obbligo di gestione del rischio del rischio allergeni, che necessariamente deve venire gestito nell’ambito delle procedure di base di HACCP.
Inoltre tale indicazione deve sottostare ai principi di base di etichettatura, pertanto essere precise, chiare e facilmente comprensibili, non ambigue e non di confusione per il consumatore.
Da evitare l’indicazione “può contenere tracce di..:” in quanto l’ Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha confermato l’impossibilità di stabilire una soglia di di contaminazione da ingredienti allergenici, al di sotto del quale sia impossibile escludere il rischio di reazioni allergiche. La comunicazione “può contenere tracce di…” risulta quindi inidonea.
A questo si deve aggiungere però che la dicitura “può contenere…” è stata universalmente riconosciuta come preferibile a "prodotto in uno stabilimento che manipola..." e viene normalmente utilizzata.
Detto questo, io sono d'accordo con Jerry che scrivere "può contenere tracce di allergene" vuol dire non governare il proprio autocontrollo ed è come dire "può contenere tracce di patogeno" a mio avviso. Per questo mi sembrerebbe più "onesto" dire "prodotto in uno stabilimento che manipola...", ma come detto sopra, la dicitura è stata cassata.
Che fare quindi? Continuare a scriverlo, visto che non è esplicitamente vietato.
In fondo è come scrivere "consumare previa cottura" nel carpaccio.
Insomma, è evidente che il probelma della cross contamination sia reale e abbastanza incontrollato/incorntrollabile (vedi cross contamination da campo), ma che parimenti questo non possa essere proprio sbandierato. Quindi vige il vuoto normativo per salvare capra e cavoli.