Versione 001/16
(Autore: Giulio De Simoni - Pubblicato il:
Recentemente, ad Ottawa (Canada), si è riunito un consiglio di esperti della World Health Organization che ha stabilito il limite massimo di assunzione giornaliera (TDI) di melammina: 0,2mg/kg di massa corporea. Rispetto ai valori proposti da EFSA (0,50mg/kg) e FDA (0,63mg/kg), questo limite è più restrittivo, ma dalla WHO assicurano che non si tratta di un limite di sicurezza, bensì di un limite di tollerabilità, che dovrebbe aiutare le autorità nazionali per individuare le adulterazioni. Per info, vedi sito ufficiale WHO: http://www.who.int/mediacentre/news/releases/2008/pr48/en/index.html
(Autore: Giulio De Simoni - Pubblicato il:
A distanza di anni dal regolamento CE 999 del 2001, recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE), l'UE ha riammesso l'utilizzo di farine di pesce per l'alimentazione dei giovani ruminanti, col regolamento CE 956 del 2008. Tale decisione si baserebbe principalmente sul parere dell'EFSA pubblicato il 24/01/07. Per maggiori informazioni vi rimando al seguente link: http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2008:260:0008:0011:IT:PDF
(Autore: maxrinaldi - Pubblicato il:
E' la prima produzione ottenuta con piante di orzo coltivate sulla Stazione Spaziale Internazionale. Per maggiori informazioni: http://www.sapporobeer.jp/english/kenkyu/bio/okayama.html
(Autore: Giulio De Simoni - Pubblicato il:
Uno studio condotto tra Giappone ed Inghilterra sembrerebbe suggerire che il consumo quotidiano di Matricaria recutita L., meglio nota come camomilla, aiuti a prevenire l'iperglicemia ematica ed alcune complicazioni legate al diabete mellito. Per maggiori dettagli vi invito a prendere visione del seguente articolo: A. Kato, Y. Minoshima, J. Yamamoto, I. Adachi, A. A Watson and R. J. Nash "Protective Effects of Dietary Chamomile Tea on Diabetic Complications" Journal of Agricultural and Food Chemistry
(Autore: Giulio De Simoni - Pubblicato il:
Un team anglo-spagnolo ha sviluppato una metodica rapida ed affidabile, basata su un immunosesore elettrochimico, in grado di identificare la presenza di gliadine in un alimento. Questa metodica potrebbe risultare utile per migliorare e velocizzare i controlli degli alimenti per celiaci (i cosiddetti "gluten-free"). Per maggiori dettagli vi rimando al seguente articolo: H.M. Nassef, M.C. Bermudo Redondo, P.J. Ciclitira, H.J. Ellis, A. Fragoso and C.K. O'Sullivan "Electrochemical Immunosensor for Detection of Celiac Disease Toxic Gliadin in Foodstuff" Analytical Chemistry
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