ciao a tutti, vedo ora questa discussione.
penso di potervi partecipare anche se lavorativamente parlando sono ben oltre la prima esperienza.
ho iniziato 3 anni in una multinazionale del beverage, la classica azienda che offre veramente tanto ai dipendenti (ovviamente perennemente scontenti perchè consideravano maltrattamento ogni minima variazione. roba da prenderli a schiaffi tutto il giorno). ho mollato il contratto a tempo determinato (nonostante la stima di colleghi e capo) per andare a fare il responsabile qualità in un'azienda di famiglia.
mal me ne incolse, mi sono trovata a fare la bracciante come tutti gli altri, orari assurdi, scenate all'ordine del giorno, lavoro tutti i giorni della settimana, niente riposi, lavorato giorni di natale (notare, in una gelateria), ecc. sono stata sull'orlo di un esaurimento, ho tenuto duro solo perchè mio marito mi ha "costretta", poi a furia di mandare cv ho trovato un incarico in un'azienda vicino casa.
ho mollato dopo 8 mesi, dando il mese di preavviso e continuando ad impegnami fino all'ultimo giorno, ho tribolato mesi per avere gli ultimi stipendi compresa una denuncia per aver installato sul pc giochini scaricati da internet (pc non protetto da password in un locale dove entravano cani e porci).
quando me ne sono andata ero felicissima, sono finita in un'azienda appaltatrice dove non c'era nulla e con un lavoro molto stagionale. in un anno ho ottenuto un tempo indeterminato, stima dai colleghi e dal capo che l'anno dopo ha raddoppiato il lavoro affindandomi un altro reparto da ristrutturare. dopo 2 anni in azienda la casa "madre" ha preteso che passassi da lei per gestire definitivamente la qualità e ora come ora sono il cardine su cui vogliono basarsi per ristrutturare un po' il modo di lavorare. è anche questa un'azienda a conduzione famigliare quindi ci sono i momenti in cui ingoi perchè chi ti dice qualcosa è il padrone e come tale si comporta.
però ora come ora la maggior parte delle volte che parlo mi ascoltano, almeno mi lasciano libera di lavorare perchè ho dimostrato di non essere una fregona, di impegnarmi al massimo, di lavorare al meglio delle mie possibilità, essere costante e sempre presente, di ammettere quando ho sbagliato e di non dare mai risposte a caso. quindi la mia onestà e impegno fa si che mediamente sia trattata meglio degli altri dipendenti. il mio ex capo, che vedo ogni giorno, mi rimpiange più che l'aria..
quindi per me nonostante le situazioni pessime dare sempre il meglio di sè, essere onesti e non rispondere mai tanto per farlo fa si che alla lunga ripaghi. magari non nell'azienda attuale, ma in quella dopo. al giorno d'oggi per fortuna ci sono ancora molte realtà che ci tengono a valorizzare un buon dipendente. sta a noi dimostrare che siamo quello che serve!