Effettivamente metterla sul piano filosofico può aiutare... :-)
Dal mio punto di vista "può contenere" e "prodotto in uno stabilimento che..." è la stessa cosa se la vediamo secondo il concetto della perdita di controllo.
Vediamola dagli occhi del consumatore medio (che nel 90% non legge nemmeno l'etichetta ma diciamo che se ha delle allergie/intolleranze ci sta sicuramente più attento): può esserci contaminazione con l'allergene che mi preoccupa? Sia in un caso che in un altro il dubbio mi viene.
Dal punto di vista anche aziendale direi che c'è poca differenza perché anche scrivere "prodotto in uno stabilimento che..." è una specie di ammissione che non ho proprio tutto sotto controllo, no?
"può contenere" è meno fuorviante e quindi segue la filosofia del 1169 dove il consumatore deve avere meno dubbi possibile su quello che sta mangiando.
p.s La questione allergeni non è praticamente mai un CCP perché salvo aziende particolari o con laboratorio interno non posso monitorare con analisi la produzione in modo tale tenere il ccp sotto controllo continuamente. Posso solo gestirlo con GMP anche più spinte diciamo per avere più certezza. Tuttavia l'allergene può esserci, quindi l'alimento "può contenere".