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Ciao a tutti! Ricollegandomi ad un mio precedente post sulla Tracciabilità del packaging volevo chiedervi se avete suggerimenti per quanto riguarda la tracciabilità di prodotti acquistati e stoccati sfusi (es. sale)... Voi come vi comportate per sapere quando finisce un lotto ed inizia quello successivo? Io vado un pò a sentimento, con un calcolo molto approssimativo del consumo giornaliero, che poi rapporto alla capacità del silos e che mi consente di avere una vaga indicazione della situazione. Grazie in anticipo a chi mi risponderà!
Ti confermo che anche nell'azienda ove ho lavorato per molti anni, la tracciabilità degli sfusi (farine, zucchero, oli) veniva effettuato comparando i consumi con le giacenze.
Ciao a tutti. Io lavoro in un molino e per la tracciabilità dei prodotti finiti (farine) e delle materie prime (grani) mi regolo nel seguente modo:
- per risalire al lotto di materia prima utilizzata mi calcolo i consumi medi di ogni tipologia di grano (media aggiornata ogni tre settimane) e in base alla capacità dei silos dove vengono stoccati i vari grani so quanti giorni ci impiega il tal silos a svuotarsi. Da questo dato confrontando con il registro di fornitura dei vari fornitori so con una certa approssimazione quale è il lotto di grano "incriminato"
- per le farine è più semplice perchè ogni volta che macino all'interno di una fariniera (anche se questa non è completamente vuota) attribuisco ad essa un nuovo lotto di macinazione
Se qualcuno del settore molitorio fosse interessato/disponibile ad un confronto / scambio di idee .... fatevi avanti :-)
Parole chiave (versione beta)
farina, tracciabilita, materia prima, frumento, fornitore, tracciabilita packaging, base, sale, zucchero, olio oliva, lavoro