Scienze e Tecnologie Alimentari: Sbocchi Lavorativi

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Oggetto: Scienze e Tecnologie Alimentari: Sbocchi Lavorativi

Rispondendo a Macgala, mi sono laureato a febbraio di quest'anno. Sono passati, pertanto, circa 7 mesi. In questi sette mesi ho inviato circa 300 c.v. e non ho MAI ricevuto una risposta. Ho scritto lettere di presentazione e curriculum sia in italiano che in inglese. . .Ho cercato di contattare direttamente le aziende, via mail, inviando una lettera motivazionale in cui chiedo anche un periodo di tirocinio di breve durata, ma nessuno ha mai risposto. Niente.

Gli annunci a cui ho risposto sono per il 99% di aziende localizzate nel Nord Italia e quasi subito compariva "NON IDONEO"; ho inviato curriculum ad annunci per stage / neolaureati ecc., quindi non capisco con quale criterio debba risultare non idoneo. Questo significa che:
- Le aziende del Nord non prendono ragazzi del Sud in buona fede per problemi logistici (Ho tuttavia esplicitato la mia TOTALE DISPONIBILITA' a trasferirmi a livello nazionale)
- Le aziende del Nord non guardano nemmeno noi del Sud per eventuali pregiudizi tipici del nostro Paese.
- Le aziende del Nord preferiscono i laureati del Nord (e giustamente forse. . .)
- Effettivamente le mie competenze sono benissimo sostituite da persone più qualificate di me. 

Ora se effettivamente le aziende avessero bisogno o conoscessero questa nostra figura professionale penso che una telefonata l'avrei dovuta anche ricevere, sbaglio forse?

In verità conosco ragazze laureate in chimica che lavorano in aziende alimentari e laboratori chimici di analisi degli alimenti, mentre io non sono stato nemmeno preso in considerazione (lol). Per i biologi è vero che non hanno molte conoscenze in tecnologia ma sono altrettanto forti in microbiologia ed analisi varie e quindi pareggiano il conto. Molti laboratori che fanno analisi microbiologiche sugli alimenti sono guidati dai biologi.

Difatti, quando ho scritto ingegneria, ho specificato il loro ruolo tecnico (che supera le nostre competenze in tecnologie)  e ruolo di gestione aziendale (che superano i nostri 4 esamini di economia / marketing).Ah proprio a Cesena, se non erro, c'è la laurea in "Ingegneria dei Processi Alimentari" o qualcosa del genere  e leggendo il programma mi sembra di aver visto esami del tipo "qualità e sicurezza degli alimenti". Ok. . .una laurea che prepara come i tecnologici ma che da il titolo di ingegnere, evvaaaai!

Un manager di una azienda di caffè, di cui non esplicito il nome, ha freddato un mio collega affermando che il ruolo del tecnologo alimentare lo può fare anche un operaio

In molte aziende alimentari che mettono in evidenzia le posizioni aperte solitamente riguardano i seguenti settori:
- Informatica
- Tecnologie varie ed eventuali
- Manager produzione (sul lato economico)
- Risorse Umane
- Venditori
- Esperti in marketing e logistica aziendale o qualcosa del genere 

Ricordo inoltre che uno dei membri della stessa commissione ha chiaramente affermato :<< E' inutile cercare stage in azienda, dovete essere creativi e inventarvi il lavoro. . .>>. ma come è possibile "inventarsi" un lavoro se non so nemmeno come è fatta una azienda alimentare, visto che non ho mai fatto pratica e non ho uno straccio di esperienza? E' ridicolo.


Io non vorrei passare per quello che odia S.T.AL., e sarei stupido se dicessi che gli argomenti studiati non servono a niente. . .tutt'oggi continuo ad incrementare il mio sapere in merito. Tuttavia mentre provo ad accrescere le mie conoscenze ed invio curriculum, i miei amici ingegneri hanno un contratto a tempo indeterminato perchè il loro percorso di studi li rende SPECIFICI e COMPETENTI, sanno effettivamente risolvere i problemi perchè fanno progetti durante il percorso di studio, crescono in gruppo, usano molto i sistemi informatici e lavorano con il computer. Invece in Scienze e Tecnologie Alimentari si fa di tutto un po' ma a conti fatti non si diviene specializzati in un qualcosa di chiaro e preciso.

Si studia un po' di chimica, un po' di biochimica industriale, un po' di tecnologie (iter di processo), un po' di fisica tecnica (in questo caso un pochettino aggiungerei), un po' di nutrizione. Insomma un po'. Alle imprese, oggigiorno non basta sapere un po', bisogna essere forti in una particolare disciplina. Io ho scelto come percorso di tesi sperimentale la microbiologia applicata agli alimenti, eppure quasi nessuna azienda fa innovazione con la microbiologia. . .tranne grandi aziende che però pagano i ricercatori universitari per fare ricerca & sviluppo . . .e io? E io niente.

Io capisco che i toni sono forti e forse incompatibili con l'etichetta di questo forum ma a questo punto non so cosa altro scrivere per farvi comprendere questo disagio. . .non sono l'unico, sia chiaro, io potrei parlare a nomi di molte persone. Magari nel frattempo ricevo una telefonata e tutto si risolve. . .ma al momento non posso che avere una giusta apprensione sul mio avvenire.


Cordiali Saluti



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Parole chiave (versione beta)

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