Così ne parlano Villavecchia/Eigenmann nel loro Nuovo Dizionario di Merceologia e Chimica applicata:
Si ottiene su vasta scala, anche da noi (?) trasformando l'acool, di qualsiasi origine, diluito a circa 10°, in acido acetico, mediante il solito fermento e col metodo accellerato.
Inoltre, da quel che risulta in questa circolare (probabile autore G.De Giovanni):
Il termine "aceto", infine, da solo non può essere utilizzato, ma va sempre completato dal nome della materia prima agricola alcoligena da cui deriva, quale aceto di vino, aceto di alcool.
la sostanza in questione apparerebbe nota ed accettata dalla normativa nazionale. Ammesso che ciò sia ancora valido, mi stupirei che a livello comunitario le cose fossero diverse Comunque, lascio il campo a chi ne saprà di più.
ciao
alf