Le indicazioni poste sull'apposito cartello tenuto ben in vista oppure, per singoli prodotti, su apposito registro o altro sistema equivalente da tenere bene in vista, a disposizione dell'acquirente, in prossimità dei banchi di esposizione dei prodotti stessi, hanno la stessa funzione dell'elenco ingredienti che figura sulle etichette dei prodotti preconfezionati, quindi valgono le stesse regole, indipendentemente dall'origine degli ingredienti stessi (fatti in casa o acquistati) o dalla loro complessità. Per quanto riguarda gli ingredienti acquistati, ti suggerirei, nei limiti del possibile, di non fidarti dell'etichetta che accompagna i loro imballaggi, ma di richiedere al fornitore una scheda tecnica (esiste la possibilità che, nella redazione delle loro etichette, ritengano di non dichiarare qualcosa...).
Gli ingredienti devono essere obbligatoriamente riportati in ordine di quantità?
Certo che sì!
E quelli inferiori al due per cento non vanno riportati?
Certo che NO!
Gli ingredienti che costituiscono meno del 2% del prodotto finito, possono essere elencati in un ordine diverso dopo gli altri ingredienti (ma vanno, comunque, dichiarati!).
Esempio:
Se tra gli ingredienti di un prodotto vi sono, ad esempio:
-
l’ingrediente A pari all’1,8 % del p.f.;
-
l’ingrediente B pari all’1,5 % del p.f.;
-
l’ingrediente C pari allo 0,9 % del p.f.
l’elenco ingredienti di quel prodotto potrà essere:
…., A, B, C, …
oppure
…., A, C, B, …
oppure (le altre possibili combinazioni)
Buon lavoro!
alf