Buon giorno,
complimenti per questa iniziativa, il sito Taff, è veramente molto bello e ben fatto. Ci sono numerose informazioni utili.
Vi scrivo per chiederVi un parere: ho un negozio di farine e vorrei vendere del lievito madre fresco, per la vendita utilizzerei una granitiera con controllo della temperatura +2°C costante. La vendita avverrebbe in contentitori sterili, etichettati a norma di legge (con luogo di confezionamento, allergeni, TMC, denominazione del prodotto,...).
In pratica il cliente verrebbe in negozio e noi gli spilleremmo la pasta madre, chiudendola nel contenitore su cui applicheremmo l'etichetta con il sigillo e consegnandola al cliente.
La gestione della stessa avverrebbe monitorando la temperatura e il pH giornalmente (e annotandolo su un registro) e aggiungendo farina / acqua con cadenza settimanale (rinfresco), affinchè si mantenga la vitalità dei lieviti e batteri.
Secondo voi è fattibile? La procedura adottata di gestione ritenete possa andare bene?
In etichetta inseriremo anche questa avvertenza: "non consumare tal quale", in modo che non vi sia un accidentale consumo della stessa, senza previa cottura. Diversamente, ci fosse un'accidentale contaminazione con specie patogene, il consumatore non correrebbe alcun rischio (sebbene sia un'ipotesi molto remota, considerando il pH 4 della pasta madre).
Vi ringrazio e Vi auguro buona giornata,
Aldo