L'importanza di affrontare la problematica delle microplastiche con approcci analitici sofisticati.
Stavo, giusto in questo momento, dando una lettura alla Decisione della Commissione UE che integra la Direttiva UE 2020/2184 (di cui sopra) e volevo condividere con voi due riflessioni a caldo.
Fin dalla prima pagina, si evince come questa iniziativa legislativa sia una risposta istituzionale concreta e mirata per cercare di far fronte a un problema ambientale e sanitario significativo: l'inquinamento causato dalle microplastiche.
(1) "...è ampiamente riconosciuto che il rilascio di plastica nell'ambiente e la sua frammentazione si traducono nella presenza diffusa di piccoli frammenti di polimeri, insolubili in acqua, che si degradano molto lentamente e possono essere facilmente ingeriti da organismi viventi..."
La frammentazione della plastica in microplastiche, è accelerata da fattori come: l'esposizione alla luce solare, all'ossigeno e l'attrito meccanico, rappresenta uno degli ostacoli più significativi nella gestione dei rifiuti plastici.
Queste particelle minuscole, definite per la loro dimensione inferiore ai 5 millimetri, si sono diffuse in modo capillare nell'ambiente, ritrovandosi negli alimenti e nelle acque potabili, con la possibilità di essere ingerite dagli esseri umani.
L'incertezza riguardo l'impatto che, queste ultime, possano avere sulla salute umana, sta alimentando non poche preoccupazioni; soprattutto perché, le ricerche attuali, forniscono un "quadro scientifico" ancora "parziale" e "inconcludente" sui potenziali effetti nocivi.
(2)"..L'impatto potenziale dell'ingestione sulla salute umana è fonte di preoccupazione, sebbene i dati attualmente disponibili offrano prove scientifiche conclusive limitate circa gli effetti negativi delle microplastiche sulla salute umana, e ciò a causa dei notevoli limiti delle informazioni disponibili sugli effetti biologici delle microplastiche e sull'esposizione alle stesse.."
Il problema principale, di questi piccolissimi frammenti polimeirici, risiede nella loro incredibile diversità. Variano enormemente in termini di:
- dimensioni
- composizione
- forma
- possono essere costituite da un ampio spettro di polimeri (che, spesso, includono anche additivi chimici)
- le loro proprietà fisico-chimiche sono ancora ulteriormente modificate dai processi degradativi a cui sono state sottoposte/i
(3) "... le microplastiche sono molto eterogenee..."
Questa loro eterogeneità rende, particolarmente arduo, sia il loro rilevamento che, la loro identificazione nell'ambiente e nei prodotti di consumo. Le ritroviamo, infatti, potenzialmente presenti in diverse matrici ambientali (acqua, aria, suolo ecc.) nonchè, in prodotti di consumo, con differenti concentrazioni e distribuzioni.
Inoltre, proprio per le loro variegate caratteristiche, le microplastiche, possono determinare differenti "modalità di interazione con gli organismi viventi".
(4) "...E' quindi fondamentale ottenere una comprensione dettagliata e precisa della loro presenza lungo l'intera catena di approvvigionamento delle acque destinate al consumo..."
Insomma, pare evidente che, per affrontare efficacemente la questione, soprattutto per quello che concerne l'esposizione umana alle microplastiche attraverso l'acqua potabile, sia essenziale ottenere una comprensione dettagliata e precisa della loro presenza ed in tutta l'intera catena di approvvigionamento delle acque destinate al consumo.
Occorre quindi impiegare diverse Tecniche Analitiche per:
- identificare
- quantificare
- caratterizzare
le microplastiche in modo accurato. Con la necessità di sviluppare Metodi di Analisi sofisticati e sensibili, capaci di affrontare la complessità di quesit materiali.
Metodi capaci di rilevare particelle di dimensioni molto piccole, con composizioni chimiche variegate e forme diverse
"...e criteri di comunicazione armonizzati.."
Già, i criteri di comunicazione armonizzati, proprio loro. Giocano un ruolo cruciale nella Gestione e nella Mitigazione dei Rischi associati alle Microplastiche!
Una comunicazione efficace ed efficiente tra:
- Enti di Regolamentazione
- Fornitori di Acqua
- Ricercatori Scientifici
- Pubblico
Fattori fondamentali al fine di garantire che tutti gli Stakeholders abbiano una comprensione chiara e condivisa dei potenziali Rischi per la Salute, nonchè, delle misure preventive e/o correttive da adottare.