Solfiti nei vini: sto cercando di capirci qualcosa, ma mi sta venendo il mal di testa (probabilmente dovuto proprio ai solfiti).
In rete trovo ripetutamente questa frase: Per la normativa italiana il limite massimo è di 200 mg/L di anidride solforosa totale per tutti i vini. La normativa europea pone i limiti massimi di 160 mg/L per i rossi e di 210 mg/L per i bianchi, con deroghe che permettono allo Stato membro di elevare il valore massimo di 40 mg/L in annate sfavorevoli. Pertanto, in Italia per i vini rossi occorre osservare il limite europeo (160 mg/L) mentre per i bianchi vale il limite nazionale, più restrittivo (200 mg/L). Valori più elevati si applicano per i vini dolci.
Dato che, per i vini, il DM 209/96 rimanda a regolamenti comunitari, ho esteso la ricerca fino al Regolamento 606/09:
ALLEGATO I B
LIMITI RIGUARDANTI IL TENORE DI ANIDRIDE SOLFOROSA DEI VINI
Così modif. da Reg. UE 53/2011
A. TENORE DI ANIDRIDE SOLFOROSA DEI VINI
1. Il tenore totale di anidride solforosa dei vini diversi dai vini spumanti e dai vini liquorosi non può superare, al momento dell’immissione al consumo umano diretto:
a) 150 mg/l per i vini rossi; b) 200 mg/l per i vini bianchi e rosati.
2. In deroga al punto 1, lett. a) e b), per i vini con un tenore di zuccheri, espresso dalla somma di glucosio e fruttosio, pari o superiore a 5 g/l, il tenore massimo di anidride solforosa è innalzato a:
a) 200 mg/l per i vini rossi; b) 250 mg/l per i vini bianchi e rosati
Da dove escano i 160 ppm ed i 210 ppm non saprei.
alf
saluti