Miglioratori di panificazione e peggioratori di informazione

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Oggetto: Miglioratori di panificazione e peggioratori di informazione

Ritorno sull'argomento per condividere con voi l'inizio dell'editoriale che il dott. Neri (direttore di ALIMENTA) ha dedicato alla vicenda.

Mi piace, in particolare, rilevare che le conclusioni del dott. Borrello coincidono (si parva licet...) con le mie:

"Striscia la notizia" ha dedicato di recente ben quattro trasmissioni al pane con l'intento di scandalizzare il colto e l'inclita sull'uso dei "miglioratori" in panificazione. Chi ne capisce di queste cose, addetti al controllo compresi, sa che con il nome di "miglioratori" si definiscono quelle miscele di additivi alimentari, supportati su grassi o farine, ammessi da decenni dalla legislazione alimentare comunitaria .... Il pubblico dei consumatori ne è informato con la dichiarazione, prevista per legge, degli ingredienti sul cartello del pane sfuso esposto sullo scaffale o sull'etichetta del pane confezionato. E allora dove sta lo scoop? Amici di Striscia, questa volta avete toppato (come usate dire voi): non c'è frode, non c'è inganno. Ma prevedo l'obiezione: abbiamo l'avallo di quei tre illustri scienziati che hanno risposto alle nostre domande dubitando sulla sicurezza alimentare del pane ottenuto con i "miglioratori". Ebbene hanno toppato anche loro, che su questo argomento si sono rivelati del tutto al buio. Potevano evitare di esibirsi ma figuriamoci! voi che campate sulla videocrazy, sapete bene che alla tentazione della telecamera non resiste nemmeno chi ha da piangere un morto in casa. Il fatto è che, da furbacchioni quali siete, vi definite "telegiornale satirico" e, così ipocritamente ammantati di nobiltà virtuosa, irresponsabilmente satireggiate concedendovi ciò che responsabilmente non sarebbe possibile ad altri senza pagarne lo scotto. Il che costituisce un bel vantaggio, proditoriamente messo al servizio dello spettacolo a fini di bottega, l'audience appunto. E questo non va bene.

...

Questo e molto altro ancora andrebbe detto per spiegare che un "miglioratore" deve fornire la possibilità di tollerare la variabilità delle qualità delle farine con un preciso equilibrio degli ingredienti-additivi costituenti la formula. Ma come fare in pochi secondi, tanti quanti ne concedete con domande a senso unico studiate per risposte strumentali all'allarme che volete suscitare? Allora un bravo al dottor Borrello, direttore generale sicurezza alimenti del Ministero Salute che, anche se boriosamente interpellato, con sorridente bonomia vi andava assicurando: vigileremo, vigileremo….



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Parole chiave (versione beta)

pane, miglioratore, farina, ingrediente, sicurezza prodotti alimentari, additivi, controllo, etichetta, qualita, alimentare, legge, frode, miscela, legislazione alimentare, confezionamento, grassi, consumatore, scienze tecnologie alimentari

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