Cari colleghi,
per gli stabilimenti che dispongono di acqua di pozzo è necessario assicurare che quest'ultima sia potabile. Tra le tecniche oggi in uso sicuramente la più frequente è l'aggiunta di Cloro (ad esempio sotto forma di Ipoclorito di Sodio).
La clorazione dell'acqua comporta tuttavia alcuni oneri aggiuntivi per l'azienda alimentare; essa deve infatti essere in grado di garantire che l'acqua venga trattata correttamente: il Cloro non deve essere aggiunto nè in difetto, nè in eccesso.
Vorrei pertanto sapere come vi comportate per assicuare la corretta clorazione dell'acqua.
Avrete senz'altro previsto dei controlli on-site con kit istantanei, con che frequenza fate i controlli? Oltre ai controlli avrete previsto una manutenzione ordinaria (da parte di ditta specializzata o personale specificatamente formato), in caso affermativo con che frequenza?
E per quanto riguarda la taratura degli strumenti di misurazione (esempio il clororesiduometro) come vi comportate?
Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
Andre