Ciao Giulio, scrivendo di fretta ho scritto pulizia invece di igiene del personale. Comunque hai capito quello che volevo intendere. Parlo di personale che lavora in cucina e che manipola gli alimenti, oppure banconisti (salumeria, macelleria e via dicendo).
Io generalmente prevedo delle schede da compilare sull'igiene del personale prendendo spunto da alcuni libri della EPC che ho letto (e anche da confronti con altri consulenti), mentre qui ho letto che molte fasi che sono solamente CP (che possono essere "monitorate" solamente grazie ai GMP) non prevedono registrazioni obbligatorie.
Cosa intendi precisamente con procedure operative, pre-operative e istruzioni operative? Le operazioni che il personale coinvolto nella trasformazione degli alimenti deve conoscere? Mi faresti un esempio pratico all'interno di un manuale di autocontrollo?
Ho trovato questo forum quasi per caso, e mi complimento per chi ha avuto l'idea di questo spazio, che è veramente unico nel suo genere e permette a me (e a tanti altri) di togliersi tanti dubbi che non avrebbero mai avuto una risposta.
Ciao :-)
Piuttosto apporrei una cartellonistica che ricordi al personale la prassi richiesta dall'azienda per quanto riguarda l'igiene personale, ribadirei più volte quasto concetto nel caso venga trasgredito, e approfondirei l'argomento durante i corsi di formazione.
Ora scrivo l'elenco delle schede che fornisco e mi dite secondo voi quali sono quelle "inutili":
1. elenco dei detergenti e disinfettanti usati
2. igiene del personale
3. sanificazione locali e attrezzature
4. disinfezione / derattizzazione
5. elenco fornitori
6. merce in arrivo
7. produzione (vengono indicati ingredienti e lotto degli alimenti che vengono prodotti dall'azienda, nel caso in cui vengano esposti e non consumati/venduti subito.. ad esempio un gelato).
8. prodotto in uscita
9. temperatura celle
10. cottura (questa fase alcuni la considerano un CCP ed alcuni un CP)
11. manutenzione locali e attrezzature
12. attestato di formazione (ex libretto sanitario)
13. corso di formazione (svolto da me)
14. registrazione delle non conformità
C'è qualcosa che evitereste? Aggiungereste qualcosa?
1. elenco dei detergenti e disinfettanti usati (SI)
2. igiene del personale (NO)
3. sanificazione locali e attrezzature (SI)
4. disinfezione / derattizzazione (SI)
5. elenco fornitori (SI)
6. merce in arrivo (SI)
7. produzione (vengono indicati ingredienti e lotto degli alimenti che vengono prodotti dall'azienda, nel caso in cui vengano esposti e non consumati/venduti subito.. ad esempio un gelato). (SI)
8. prodotto in uscita (???)
9. temperatura celle (SI)
10. cottura (questa fase alcuni la considerano un CCP ed alcuni un CP) (dipende se per te è CCP)
11. manutenzione locali e attrezzature (SI)
12. attestato di formazione (ex libretto sanitario) (SI)
13. corso di formazione (svolto da me) (SI)
14. registrazione delle non conformità (SI)
15. RECLAMI
16. Scheda formazione per ogni dipendente
17. Audit aziendale
18. Audit igienico personale
ciao!
Il trattamento termico in alcuni casi è un CCP: ad esempio quando si cuoce della carne in grossi pezzi o nel caso della frittura, non nel caso in cui il trattamento termico è da intendere ad esempio la cottura di una pizza nel forno a legna. Che ne pensate?
Mi spiegheresti meglio cosa intendi per le schede 16, 17 e 18?
Ciao
Se il gestionale dell'attivita' non lo permette allora devi prevedere una registrazione ai fini della rintracciabilita'.
Io ad esempio per un ristorante ho previsto due CCP proprio per cotture in forno di grossi pezzi che magari non vengono consumati subito e la frittura, ma non la cottura in padella! sarebbe difficile e di poco senso visto che verra' consumata subito.
Intendo che e' bene prevedere oltre ad una registrazione generale delle attivita' formative anche una scheda per ogni dipendente dove si possa avere tutti i dati e la storia della persona, poi un modulo per un controllo ad esempio mensile della situazione igienica del personale (abbigliamento, mani, etc, armadietto) ed uno da utilizzare per l'audit di locali e strutture aziendali.
Ciao!
Alfredo
Per il trattamento termico al punto 10 mi trovo d'accordo con alfredo, ad esempio per i centri cottura di mense aziendali prevedo il rilevamento della temperatura dei tagli di carne grossi, che deve raggiungere i 75°C al cuore del prodotto, specificando pero' che tale procedura non e' prevista nel caso si tratti di roast beef o carpaccio... e ovviamente per i pezzi piccoli cotti in padella per il servizio espresso
Con cottura in forno, io intendevo il forno a legna utilizzato per la cottura della pizza. Per i grossi pezzi di carne dovunque essi vengano cucinati, prevedo sempre il controllo della temperatura al cuore del prodotto.
Per la frittura la intendo con CCP non tanto per una questione di temperatura ma più che altro per la qualità del'olio che non dovrebbe superare i 180°C (ma non tutte le friggitrici sono dotato di termometro, anzi fino ad ora nessuno...) e non cambiare colore/consistenza e produrre fumo biancastro, segno che è stato superato il punto di fumo.
I punti 12 e 13 non sono la stessa cosa: il 12 è il corso che loro fanno per prendere l'attestato, mentre il 13 è il corso che faccio io, che è più breve ma è comunque specifico per la loro attività.
Ciao! ;)
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Criteri Microbiologici Olive Molazzate
Allegato II del Reg. CE 1333/2008: i carry-over
Responsabilità richiesta schede tecniche aggiornate
Manuale Autocontrollo Gastronomie: CCP, CP, oPRP
CCP: monitoraggio della temperatura di cottura
Abilitazione all'esercizio della professione
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